È possibile detrarre le bollette delle utenze dal 730, ma solo in determinati casi: tutto quello che c’è da sapere.
Il 1° aprile 2025 è divenuto operativo il nuovo bonus bollette da 200 euro, contributo straordinario che si affianca ai già attivi bonus sociali che prevedono degli sconti sulle fatture delle utenze domestiche (energia elettrica, gas e acqua).

La misura è stata introdotta dal Governo per cercare di contrastare gli aumenti registratisi sulle bollette negli ultimi tempi e aiutare le famiglie in difficoltà economica a sostenere questa tipologia di spese che sempre di più sul portafoglio degli italiani. Considerati i costi, molti contribuenti si chiedono se, oltre ai bonus appena indicati, sia possibile detrarre le bollette dal 730 in modo da ottenere un ulteriore risparmio. La risposta è sì, ma solo in specifici casi.
Bollette, quando è possibile scaricare le spese nel 730: le regole ed i requisiti
I rincari registratisi sulle bollette hanno spinto il Governo ad introdurre un nuovo bonus da 200 euro una tantum per aiutare le famiglie a sostenere queste spese. Il contributo, che si affianca ai bonus sociali, è operativo già dal 1° aprile e sarà erogato durante il secondo semestre dell’anno alle famiglie con un Isee non oltre 25mila euro.

Come abbiamo già accennato nel paragrafo precedente, in alcuni casi, è possibile detrarre le spese effettuate per le bollette di luce e gas. Nel dettaglio, la detrazione può essere richiesta solo per le utenze di tipo business, quelle riservate ai liberi professionisti e alle imprese per le attività professionali, dunque, per negozi, laboratori e studi, ma non per le abitazioni private. È necessario, inoltre, essere titolari di Partita Iva con regime ordinario, non rientrano nell’agevolazione le Partite Iva a regime forfettario.
Se l’attività professionale viene svolta da casa, è possibile portate in deduzione le bollette dalla dichiarazione dei redditi, ma solo al 50%. Anche in questo caso deve essere stato stipulato un contratto business ed il titolare non deve avere altri luoghi di lavoro.
Solo in questi casi è possibile detrarre le spese per le utenze dalla dichiarazione dei redditi. I cittadini, dunque, non possono dedurre le bollette dal 730, ma usufruiscono già di una tassazione agevolata rispetto a quella prevista per le aziende. In particolare, i professionisti che sottoscrivono un contratto business sono sottoposti un’aliquota Iva del 22%, mentre per le utenze di tipo domestico viene applicata un’aliquota pari al 10%. In generale, dunque, le bollette di tipo domestico sono più basse rispetto a quelle dei clienti business.