L’esperto di comunicazione digitale Marco Camisani-Calzolari ha segnalato il diffondersi della “truffa del doppio Spid”: come funziona il raggiro.
Una truffa subdola e pericolosa quella che sta circolando ultimamente in Italia e attraverso cui i criminali rubano alle vittime pensioni, stipendi ed altre prestazioni economiche. Stiamo parlando di quella che è stata già soprannominata come “la truffa del doppio Spid”.

A descrivere le modalità utilizzate dai truffatori e fornire qualche consiglio per cercare di difendersi da questo particolare raggiro è stato l’esperto di comunicazione digitale Marco Camisani-Calzolari in un video pubblicato sul proprio profilo Linkedin nei giorni scorsi. A destare maggior preoccupazione per questa truffa è il fatto che, nella quasi totalità dei casi, gli utenti si accorgono dell’accaduto solo in seguito.
Truffa del doppio Spid, come difendersi dalla nuova pericolosa frode
L’esperto di comunicazione digitale Marco Camisani-Calzolari, nei giorni scorsi, ha voluto mettere in guardia i contribuenti da una pericolosa truffa che sta circolando di recente e che riguarda lo Spid, il sistema di identità digitale utilizzato da milioni di cittadini per accedere a numerosi portali ufficiali, come Inps, NoiPa ed Agenzia delle Entrate.

Come spiega Camisani-Calzolari in un video sul proprio profilo Linkedin, il raggiro è nato per una falla presente nel sistema Spid che permette ad uno stesso utente di avere più identità digitali, ma creati con provider diversi. Nello specifico, i criminali reperiscono un documento della vittima, poi creano uno Spid associando un indirizzo email ed un numero di telefono differente da quello dell’utente. Creata l’identità digitale, poi accedono ai portali ufficiali e modificano i dati bancari (Iban) facendo sì che stipendi, pensioni, ma anche rimborsi del 730 e altre prestazioni vengano accreditate su altri conti bancari.
Questa truffa, spiega l’esperto, è molto pericolosa per due motivi. Il primo perché è molto semplice da mettere in atto, non servono particolari competenze informatiche ed è anche semplice reperire documenti di identità delle vittime acquistando pacchetti di documenti su Telegram con pochi euro. Il secondo motivo è legato al fatto che chi è stato preso di mira si accorge di tutto dopo l’accaduto, dato che lo Spid in suo possesso non viene disattivato dopo la creazione di un’altra identità digitale.
Esistono, però, degli accorgimenti per difendersi dalla frode. Il primo consiglio è quello di non utilizzare mai i propri documenti di identità su siti non ufficiali e non diffonderli sul web. È anche importante controllare di frequente i dati bancari sui vari portali e, infine, sarebbe fondamentale attivare l’autenticazione a due fattori per proteggere il proprio account.