Bonus bebè in ritardo: cosa sta succedendo col nuovo contributo INPS

Si attende ancora la circolare dell’Inps che contiene tutti i dettagli relativi al bonus nuove nascite, destinato alle famiglie con figli nati o adottati dal 1° gennaio.

Non sono ancora arrivati i chiarimenti dell’Inps in relaziona alla bonus nuove nascite 2025, conosciuto anche con il nome “Carta nuovi nati”, che è stato introdotto dal Governo attraverso l’ultima Legge di Bilancio. La misura prevede l’erogazione di un contributo per le famiglie con figli nati o adottati dal 1° gennaio 2025.

Genitore figlio in braccio tastiera bonus
Bonus bebè in ritardo: cosa sta succedendo col nuovo contributo INPS (Leccomilano.it)

I dettagli, per quanto riguarda la domanda e l’erogazione del bonus, però, non sono stati forniti: si attende una circolare dell’Istituto di previdenza sociale che sarebbe dovuta arrivare nelle scorse settimane. Intanto, vediamo tutto quello che c’è da sapere sul contributo.

Bonus nuove nascite, requisiti e come funziona la nuova misura

Per cercare di contrastare il calo delle nascite e supportare la genitorialità, il Governo ha deciso di introdurre un nuovo bonus destinato alle famiglie. Stiamo parlando del bonus nuove nascite, inserito nella Manovra 2025 e finanziato con un fondo complessivo di 330 milioni di euro per l’anno in corso che salgono a 360 milioni per il 2026.

Mano neonato genitore
Bonus nuove nascite, requisiti e come funziona la nuova misura (Leccomilano.it)

La misura in questione prevede l’erogazione di un contributo economico da 1.000 euro una tantum per tutti i nuclei familiari con figli nati o adottati dal 1° gennaio 2025 ed un Isee non superiore alla soglia dei 40mila euro. Inoltre, è necessario che almeno uno dei due genitori sia residente in Italia. Per cercare di allargare la platea dei beneficiari, l’esecutivo ha anche stabilito che nel calcolo dell’Isee, per chi richiede bonus nuove nascite e il bonus asilo nido, non saranno tenuti in conto gli importi percepiti per l’Assegno Unico Universale. Inoltre, il bonus nascite non verrà considerato ai fini fiscali nella formazione del reddito complessivo.

Per i dettagli che riguardano l’erogazione, le modalità di invio della domanda e come potrà essere utilizzato il contributo, sarà necessario attendere la circolare dell’Inps che sarebbe dovuta arrivare già qualche settimana fa. Da quanto emerso al momento, il bonus potrebbe essere utilizzato per beni legati all’infanzia da acquistare presso i negozi convenzionati ed avrà una validità sino al terzo anno di età del bambino per il quale è stato richiesto o, per i figli adottati, sino a tre anni dall’ingresso in famiglia del minore.

Infine, si ipotizza che i genitori possano richiedere il contributo attraverso il portale Inps online, accedendo tramite le credenziali Spid, Cie o Cns, o affidandosi ad un intermediario come Caf e patronati. Potrebbe essere necessario anche trasmettere la documentazione necessaria, come il certificato di nascita e l’Isee aggiornato.

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