Viene chiamata la Roswell italiana e si trova vicino Milano: cosa accadde, si narra che…

Alle porte di Milano si nasconde da molto tempo un segreto incredibile, la Roswell italiana di cui nessuno parla.

Roswell è una città del Nuovo Messico, negli Stati Uniti. Probabilmente non sarebbe mai divenuta una località nota ovunque, se non fosse per il celeberrimo incidente che prende il suo nome. Il 2 luglio del 1947 un oggetto sconosciuto si schiantò al suolo, provocando l’immediata reazione delle forze armate statunitensi che recuperarono i rottami.

disco volante vicino case
Viene chiamata la Roswell italiana e si trova vicino Milano: cosa accadde, si narra che… – leccomilano.it

Immediatamente scaturì una delle leggende metropolitane più diffuse prima negli Stati Uniti e poi un po’ ovunque. A Roswell era caduto un UFO e i militari avevano provveduto a recuperare immediatamente i resti della navicella extraterrestre. In realtà, la fretta delle forze armate aveva una giustificazione. A precipitare era stato un pallone sonda di un progetto segreto dell’esercito, il cui scopo era spiare l’Unione Sovietica, com’era normale durante la Guerra Fredda.

La Roswell italiana a due passi da Milano

Intorno all’episodio di Roswell si diffuse la convinzione che a schiantarsi al suolo fosse stato un UFO e che i militari avessero recuperato i corpi di due marziani. La notizia alimentava varie teorie del complotto e veniva diffusa da parte degli ambienti ufologici. L’interesse dell’intrattenimento cinematografico e televisivo non fece altro che mantenere vivo l’interesse per la vicenda, nonostante tutte le indagini confermassero che gli oggetti di Roswell fossero palloni spia statunitensi.

cartello roswell
La Roswell italiana a due passi da Milano – leccomilano.it

Se questa vicenda è abbastanza conosciuta, pochi sanno anche anche in Italia avvenne un episodio simili. Nel 1933 a Magenta, comune vicino Milano sarebbe caduto al suolo un oggetto non identificato. Il governo fascista dell’epoca occultò la cosa, recuperando i resti del veicolo e trasferendoli presso gli stabilimenti della SIAI Marchetti a Vergiate.

Il governo istituì addirittura un gruppo segreto (denominato Gabinetto RS/33) per studiare il veicolo, sotto la guida di Guglielmo Marconi. Con lo scoppio della guerra non si seppe più nulla del misterioso oggetto, finché alla fine del conflitto l’inspiegabile ritrovamento fu portato negli Stati Uniti per ulteriori studi. A confermare queste notizie furono ambienti ufologici italiani che portarono come prova il ritrovamento di documenti provenienti da presunti archivi fascisti sugli UFO.

Questi documenti confermerebbero l’esistenza del gruppo RS/33 (Ricerche Speciali, 1933), autorizzato da Mussolini in persona per lo studio e lo sfruttamento della tecnologia aliena. Anche fonti statunitensi ribadiscono il trasferimento dell’oggetto di Magenta nell’Area 51 in Nevada (altro luogo molto conosciuto agli appassionati di UFO) dopo la guerra, ma senza prove reali.

Una storia avvincente, ma non esistono prove documentate, solo riferimenti a persone di ambiti militari e politici degli anni Trenta. Anche del gruppo Gabinetto RS/33 nessuna prova concreta, solo riferimenti indiretti. Una storia misteriosa, chissà che ne dicono a Magenta.

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