Chiarimento INPS sul bonus mamma 2025: cifre, come funziona e chi può averlo

L’applicazione del bonus mamme, arrivano i particolari dell’INPS. Scopriamo quali sono le lavoratrici interessate dalla prestazione.

Le prestazione a favore della genitorialità e della natalità sono diverse dal Bonus asilo nido all’Assegno unico e universale. Misure che cercano di sostenere dal punto di vista economico le famiglie con prole. Si tratta quindi di prestazioni molto importanti e attese da milioni di nuclei familiari.

madre con figlio al pc
Chiarimento INPS sul bonus mamma 2025: cifre, come funziona e chi può averlo Leccomilano.it

A delineare l’entità dell’importo di questi supporti è spesso l’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), favorendo le famiglie con valore più basso. Altri elementi decisivi sono il numero e l’età dei figli, con occhio particolare ai minori e alle primissime fasce d’età. Negli scorsi anni sono state introdotte anche misure esclusive per le lavoratrici con figli, in particolare la decontribuzione conosciuta come bonus mamma.

Decontribuzione a favore delle lavoratrici madri, a chi si applica

In attesa del decreto attuativo del Ministero del lavoro che dovrebbe sbloccare la situazione, ricapitoliamo i dettagli del bonus mamma, secondo le indicazioni fornite proprio dall’INPS nelle settimane precedenti.

Nel 2024, la legge di bilancio ha previsto la decontribuzione previdenziale totale a carico delle lavoratrici madri di tre o più figli, nel limite massimo di 3mila euro annui, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo. Questa misura è valida fino al 31 dicembre 2026. Questa prestazione trova applicazione solo per le lavoratrici con contratto di lavoro a tempo indeterminato, escluso quello domestico.

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Decontribuzione a favore delle lavoratrici madri, a chi si applica Leccomilano.it

Per il solo 2024 l’esonero è stato esteso anche alle lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Quindi per l’anno in corso non è più valido. Invece, la legge di bilancio 2025 ha introdotto un nuovo esonero parziale per le lavoratrici madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di vita del figlio più piccolo. La decontribuzione è valida per le lavoratrici con contratto a tempo determinato che indeterminato, nonché per quelle autonome.

Esiste tuttavia una limitazione reddituale: per accedere alla decontribuzione infatti occorre avere in reddito non superiore ai 40mila euro annui. Dal 2027, le lavoratrici madri potranno godere della decontribuzione fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo. Come accennato le modalità operative della nuova decontribuzione non sono ancora note. I dettagli sono ancora in stand-by, da definire anche la percentuale di sconto contributivo da applicare.

La misura pensata per contrastare il calo delle nascite, quindi non è attiva e inoltre potrà contare su risorse inferiori rispetto lo scorso anno, con una platea più ampia e sgravi in busta paga, per chi ca possiede, probabilmente inferiori.

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