Passaggio di proprietà, sai che esiste un metodo per risparmiare? Tutto quello che dovresti sapere in merito.
È risaputo, quando si procede con l’acquisto di un veicolo usato è bene procedere e tenere in considerazione una spesa: stiamo parlando del passaggio di proprietà. Il documento serve per ufficializzare il trasferimento di titolarità di un veicolo da un individuo a un altro.
Le norme in vigore sono chiare: l’operazione deve essere conclusa entro i 60 giorni dalla compravendita dell’auto. Ma cosa accade se non si dovesse procedere? La legge è chiara, a tal proposito: si può incorrere in una sanzione che va dai 705 ai 3.526 euro e non finisce qui perché procederanno anche con il ritiro del documento di circolazione.
Il passaggio di proprietà non può essere assolutamente trascurato, per chi non lo sapesse può essere effettuato presso l’Aci o la motorizzazione Civile a un costo che va ricordato può subire delle variazione in base a luogo in cui si ci si trova.
Nello specifico, la cifra da versare è fatta anche di costi fissi, ma di quali si tratta?
Non è mica finita perché alla quota va aggiunto anche il costo dell’imposta provinciale di trascrizione. Questa può subire delle variazioni in base al veicolo acquistato, ma soprattutto alla provincia in cui si risiede. La quota minima per l’ipt è di 150,81 euro, ma si tratta di un costo in cui rientrano vetture entro la soglie dei 53 kW, mentre più si sale più ci sarà un costo aggiuntivo per ogni kW. Considerato questo e se si sommano le quote fisse e la tariffa più bassa, la spesa minima potrebbe essere di 236,01 euro.
È bene sottolineare che il passaggio può essere effettuato presso lo sportello telematico dell’automobilista, ovvero lo Sta, a questo prezzo dovrà essere aggiunta una tariffa per il servizio di intermediazione, pari quasi sempre a 150 euro. In alternativa, si potrà andare presso lo Sta dell’Umc, si tratta dell’ufficio motorizzazione civile. Vi suggeriamo qualora si volessero tagliare i costi, di svolgere tutto in autonomia, così si potrà tagliare la voce commissione.
Questo potrebbe portare ad un risparmio di 150 euro. Attenzione l’altra voce variabile è l’ipt, ma in questo caso si fa riferimento alla provincia di residenza dell’acquirente e quindi questo potrebbe portare ad una variabile del 20% del 25% e del 30%.
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